• Bellia V. (2023) Prefazione a “Le Arti Terapie tra distanza e presenza” (a cura di C. Manfredi e A. Rota). Musica Practica di Voglino Editrice, Torino
• Bellia V., Dragoni B., Mattioli M.T. (2019) Danzamovimentoterapia, risorsa per la clinica e per il corpo sociale. Orientamenti Pedagogici vol. 66 n. 2 (376), aprile-giugno 2019
• Dragoni B., Bellia V. (2019) La Danzamovimentoterapia nei processi di formazione continua. Orientamenti Pedagogici vol. 66 n. 2 (376), aprile-giugno 2019
• Bellia V. (2017) Le arti terapie a regola d’arte. La professione alla luce della Norma UNI. www.assoarte.it
• Bellia V. (2017) Danzaterapia Espressivo-Relazionale. Il cuore e il respiro del corpo sociale. In Audiation 4/2017, www.audiation-rivista.it
• Bellia V., Dragoni B. (2016) La funzione sociale della Danzamovimentoterapia. In Plexus 13/2016, www.rivistaplexus.eu
• Bellia V. (2016) Quando la cura è una danza. La Dmt-ER®. In IAT Journal, II, 2/2016, Lecce
• Bruschetta S., Bellia V., Barone R. (2015) Manifesto per una psicoterapia di comunità a sostegno della partecipazione sociale: la psicoterapia individuale e quella di gruppo rispondono ancora ai bisogni di cura della società? In Plexus 12/2015, www.rivistaplexus.eu
• Bellia V. (2014) Come se, come sé. La Danzamovimentoterapia e le terapie multimodali. Gli eredi di Babele (a cura di Gasca e Giacobbe), Moretti e Vitali, Bergamo
• Bellia V. (2013) Dmt & (complic)azioni transculturali. In Larivistadellarte.it n° 3/2013
• Bellia V. (2013) Danze interrotte. In Larivistadellarte.it n° 2/2013
• Bellia V., Colombo J. (2013) Dmt e psicologia clinica: un'intervista. In Larivistadellarte.it n° 3/2013
• Bellia V., Russo G.C. (2013) Ridotti all’osso? Riflessioni sull’immagine del corpo, sull’anoressia e sul sistema scheletrico. In Larivistadellarte.it n° 2/2013
• Dragoni B, Fucci M.R., Miletto R. (2013) La vita può com-muovere: un'esperienza di Danzamovimentoterapia. In I care, 38, 4/13
• Dragoni B., Mattioli M.T. (2013) La danza delle tribù narranti. In Larivistadellarte.it n° 2/2013
• Mattioli M.T., Dragoni B., Bellia V. (2013) La danza come terapia di comunità: il large group di Dmt. In Larivistadellarte.it n° 3/2013
• Bellia V. (2012) Arte, per piacere! In Larivistadellarte.it n° 1/2012
• Bellia V. (2012) Un corpo tra altri corpi. Introduzione alla Dmt Espressivo-Relazionale. In Larivistadellarte.it n° 1/2012
• Basurto C. (2007) Dmt e sessualità. Lumen XIX/195, feb. 2007
• Bellia V. (2006) Peculiarità dell’incontro. Dmt & complicazioni culturali. In Un faro nel mare. Atti Congresso Apid 2004. Erga, Genova
• Della Torre N. (2006) Il viaggio: spazio e tempo da esplorare nell'incontro con l'altro. Laboratori di espressione creativa per insegnanti ed operatori dei settori sociale e sanitario. In Un faro nel mare. Viaggio attraverso il corpo. Danzamovimentoterapia, culture e intercultura (Atti VII Convegno Nazionale APID). ERGA, Genova
• Basurto C. (2005) Il ballo della tartaruga: un incontro danzante tra psichiatria e Dmt. Arti Terapie XI/11-12, nov-dic 2005
• Della Torre N. (2005) La danza appartenenza-individuazione. Arti Terapie, anno XI, n. 5-6 2005, Roma
• Bellia V. (2004) Il gruppo di Dmt. In Dmt. Modelli e pratiche nell'esperienza italiana (a cura di A. Adorisio e M.E. Garcia). Magi, Roma
• Bellia V. (2004) La Dmt e la clinica gruppoanalitica. In Trattamenti in setting di gruppo (a cura di F. Del Corno e M. Lang). Franco Angeli, Milano
• Palumbo V. (2004) La Dmt nel trattamento multimodale dei disturbi di personalità. In Dmt. Esperienze e pratiche nell'esperienza italiana (eds. A. Adorisio e M.E. Garcia). Magi, Roma
• Bellia V. (2002) La danza e lo straniero. Dmt per l'intermediazione sociale. In Cantieri aperti. Società locale e Salute Mentale (a cura di R. Barone). L'Accademia della Piazza, Grammichele (Ct)
• Bellia V. (2002) Gruppi in azione per la salute mentale. In Gruppi. Metodi e strumenti (a cura di Di Maria F. e Lo Verso G.). Cortina, Milano
• Donarelli Z. (2002) Recensione del volume di V. Bellia "Dove danzavano gli sciamani. il setting nei gruppi di danzamovimentoterapia". Rivista Gruppi, Franco Angeli, Milano
• Basurto C. (2001) Visto da vicino nessuno è normale. Arti Terapie VII/3-4, mag-ago 2000
• Bellia V. (2001) Dmt, il corpo di un'anima migrante. I forgli di Oriss 15/16, Prato
• Barone R., Bellia V. (2000) La cultura e la cura. I gruppi nell'esperienza di Caltagirone. In Il lavoro clinico con i gruppi nel sociale (eds. G. Lo Verso, T. Federico, G.L. Lo Coco). Borla, Roma
• Bellia V. (1999) La danza del transpersonale: il collettivo e l'individuazione in Dmt. In Psicologia analitica e psicologia dei gruppi (a cura di Zanasi M. e Pezzarossa B.). Borla, Roma
• Bellia V., Russo G. C., Federico T. (1999) Il gruppo di Dmt all'interno di un progetto integrato trimodale di trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. In L'istituzione come sistema di gruppi (ed G. Di Marco), C. St. e Ricerche Psichiatria Istituzionale, Mestre/Venezia
• Donarelli Z. (1999) Terapie espressive e gruppoanalisi: il laboratorio di Linguaglossa alla seconda edizione. Il gruppo, il rito, la cura. Arti terapie, 1999
• Bellia V. (1998) Danzaterapia: i gruppi, il transpersonale e il corpo. In Dove vanno le arti terapie (di AA.VV.). Ter, Roma 
• Bellia V. (1998) Dmt: un approccio infralinguistico. In Musicoterapia. Metodologie, ricerche cliniche, interventi (a cura di G. Pistorio e G. Scarso). Centro Scientifico Editore, Torino
• Bellia V. (1997) Dmt nei servizi psichiatrici. L'esperienza del Dsm di Caltagirone. Quad. Psichiatria 2/97 
• Bellia V. (1997) Arti terapie o terapie espressive? Arti Terapie, III/9
• Bellia V. (1996) Il corpo negli scenari della mente. Arti Terapie, II/6
• Bellia V. (1994) L'arte di far parte. Expression Primitive in un Dsm. In Le arti terapie in Italia (a cura di R. Bianconi et Al.). Gutenberg, Roma
• Bellia V. (1993) L'Expression Primitive. Il movimento del corpo tra cultura e terapia. Il Meridiano dell'Etna, XIV:3/93
• Bellia V. (1993) Expression Primitive, danzaterapia, psicosi. Miti e riti del corpo come possibilità di guarigione. Formazione Psichiatrica, XIV:3-4/93
• Bellia V. (1993) Expression Primitive, psicosi e gruppo. Lo spazio dell'individuazione. Atti convegno «Arte: luoghi, percorsi e voci», Genova 

• Concordare un colloquio di ammissione anche online (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
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Salvo che per la prima immatricolazione, iscrizioni successive al 31 dicembre comportano una mora di € 50.

Sperimentare, apprendere, maturare, applicare
Il programma si articola in quattro moduli:

• Laboratori esperienziali (20 crediti), nella sede prescelta
• Training didattico (50 crediti): workshop intensivi teorico-pratici, seminari online, esami
• Formazione interdisciplinare e integrativa (15 crediti): attività online, seminari liberi
• Esperienze applicative e supervisione (35 crediti)
  

Piani di studio personalizzati e flessibili, riconoscimento di crediti formativi

La Dmt-ER®, nata in psichiatria, è una pratica terapeutica comunitaria. Il suo approccio ludico e attivante è particolarmente efficace in età evolutiva, nel lavoro psicosociale e nei processi di formazione degli operatori della relazione.
La Dmt-ER® è impiegata come risorsa complementare nel trattamento di diverse forme di psicopatologia: le psicosi innanzitutto, ma anche i disturbi dell'umore e d'ansia. Diffusamente adoperata e studiata con i disturbi del comportamento alimentare e le dipendenze patologiche, trova applicazione anche nei disturbi psicosomatici e in tutte quelle condizioni in cui la marcata componente alexitimica e la rigidità dei tratti personologici ostacolano un approccio verbale tout court.
La metodica attenzione alle strutture psicomotorie e i suoi dispositivi sistematicamente interattivi sostengono l'applicazione della Dmt-ER® nella riabilitazione di diverse forme di disabilità psichica, fisica e sensoriale, nelle condizioni iniziali di demenza, nei disordini del comportamento e del controllo degli impulsi. Un promettente settore di sviluppo applicativo è rappresentato dalle sempre più attuali e diffuse condizioni post-traumatiche e di abuso. Non mancano inoltre le esperienze di Dmt-ER® come risorsa complementare in medicina generale: in cardiologia, nel pre- e nel post-partum, in oncologia.
Oltre che nel lavoro terapeutico e riabilitativo la Dmt-ER®, con il suo solido know-how di pertinenza relazionale, è ampiamente utilizzata nel settore educativo, nello sviluppo di comunità, nei processi di transculturazione, nella formazione delle competenze relazionali e nel team-building. Non va dimenticato l'universo artistico: matrice della Dmt, ne diventa anche destinatario, laddove la Dmt-ER® è impiegata nella formazione di attori e danzatori, o come supporto alla didattica musicale.
Viviamo in un tessuto civile sempre più lacerato dalla frammentazione e dall'anomia, con il corpo dolorosamente sottoposto a violenze di ogni tipo: il corpo recluso nelle carceri, il corpo dell'identità femminile derubato e svilito a oggetto, il corpo sociale umiliato e assoggettato in un vuoto di cittadinanza... Dal micro al macrocontesto, realizzare laboratori di Dmt-ER® oggi è anche un atto autenticamente politico.

La Dmt-ER^® rilancia in chiave contemporanea la tradizionale funzione sociale della danza, che dagli albori della civiltà rinnova il legame sociale, nutre il benessere personale e collettivo, anima pratiche di guarigione. Sistematizzata negli anni Novanta da Vincenzo Bellia, la Dmt-ER^® promuove la partecipazione degli individui al gruppo e l’evoluzione dell'immagine corporea che, per dirla con le parole di Marian Chace, è «primariamente una creazione sociale».

Riferimenti principali della Dmt-ER^® sono gli studi sul movimento di Laban e Bartenieff, la Gruppoanalisi e la vitale suggestione dell'Expression Primitive. Al centro, però, c’è la danza, il gioco creativo che nutre l’identità di ciascuno e arricchisce la collettività; il ritmo, che accorda l'individuo e il mondo esterno. Ecco la fondamentale intuizione alla base della Dmt-ER^®: la via allo sviluppo di sé passa sempre dall'interconnessione con gli altri.

La Dmt è nata negli anni Quaranta ed è sostenuta oggi da un solido retroterra teorico-tecnico. In Italia la disciplina fa riferimento alla legge 4/2013 e alla Norma UNI 11592:2015. Impiegata nel campo del benessere e nel settore educativo, su indicazione di responsabili sanitari la Dmt è utilizzata come risorsa complementare nella riabilitazione psichiatrica, nei disturbi dell’età evolutiva e della terza età, nel settore delle disabilità.

Dmt-ER^® è un collaudato modello di Danzamovimentoterapia, che ha alle spalle più di 25 anni di storia. Il metodo può anche essere utilizzato per la pratica della danza con finalità educative, sociali e artistiche; in questo caso è previsto un percorso formativo più breve, che può comunque proseguire con la più approfondita e articolata formazione professionale nella Danzamovimentoterapia.

Dagli albori della civiltà il flusso della danza crea e rinnova il legame sociale, anima le pratiche di guarigione, nutre il benessere personale e collettivo. Nelle culture giovanili contemporanee riemerge prepotente l'eterno e ubiquitario «bisogno di danzare» (Schott-Billmann).
Nell'ultimo dopoguerra, stagione di straordinaria fioritura delle terapie di gruppo, i laboratori di Marian Chace, Trudi Schoop, Rose Gaetner hanno aperto spiragli di risveglio vitale nei luoghi del più radicale impoverimento della persona, gli ospedali psichiatrici. Da allora sono passati più di settant'anni e la Danzamovimentoterapia (Dmt) è oggi una disciplina con un consolidato patrimonio teorico e metodologico, che fa tesoro dell'arte del movimento e del sapere psicodinamico.
La Dmt fa parte delle arti terapie, professioni di matrice artistica e sociale che sviluppano il potenziale di salute individuale e collettiva insito nelle risorse creative. Gli standard di conoscenza, abilità e competenza pe una pratica professionale delle Arti Terapie in Italia sono definiti dalla Norma UNI 11592:2015, ai sensi della legge 4/2013.