La Dmt-ER® rilancia in chiave contemporanea la tradizionale funzione sociale della danza, che dagli albori della civiltà rinnova il legame sociale, nutre il benessere personale e collettivo, anima pratiche di guarigione. Sistematizzata negli anni Novanta da Vincenzo Bellia, la Dmt-ER® promuove la partecipazione degli individui al gruppo e l’evoluzione dell'immagine corporea che, per dirla con le parole di Marian Chace, è «primariamente una creazione sociale».
Riferimenti principali della Dmt-ER® sono gli studi sul movimento di Laban e Bartenieff, la Gruppoanalisi e la vitale suggestione dell'Expression Primitive. Al centro, però, c’è la danza, il gioco creativo che nutre l’identità di ciascuno e arricchisce la collettività; il ritmo, che accorda l'individuo e il mondo esterno. Ecco la fondamentale intuizione alla base della Dmt-ER®: la via allo sviluppo di sé passa sempre dall'interconnessione con gli altri.
La Dmt è nata negli anni Quaranta ed è sostenuta oggi da un solido retroterra teorico-tecnico. In Italia la disciplina fa riferimento alla legge 4/2013 e alla Norma UNI 11592:2015. Impiegata nel campo del benessere e nel settore educativo, su indicazione di responsabili sanitari la Dmt è utilizzata come risorsa complementare nella riabilitazione psichiatrica, nei disturbi dell’età evolutiva e della terza età, nel settore delle disabilità.
Dmt-ER® è un collaudato modello di Danzamovimentoterapia, che ha alle spalle più di 25 anni di storia. Il metodo può anche essere utilizzato per la pratica della danza con finalità educative, sociali e artistiche; in questo caso è previsto un percorso formativo più breve, che può comunque proseguire con la più approfondita e articolata formazione professionale nella Danzamovimentoterapia.